sabato 26 gennaio 2013

30 giorni di libri #01

Oggi inauguro una rubrica che da molto tempo volevo fare (non stabilisco giorni precisi in cui la aggiornerò, perchè poi non li rispetto mai), ma poi sempre per mancanza di tempo non ho mai inaugurato. Su facebook e su vari blog girano delle rubriche "30 giorni di" e ogni volta il tema cambia, ogni giorno si risponde alla domanda corrispondente, fino ad arrivare alla trentesima. Quello che farò qui naturalmente sarà 30 giorni di libri :) Volevo fare un unico post, ma veniva fuori una cosa troppo lunga, visto che voglio specificare bene ogni mia scelta.

Per cui iniziamo con la prima domanda, del primo giorno.


1) Il tuo libro preferito. 
 "Tutto ciò che accade tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo, accade", fu la risposta.

Titolo: La storia infinita
Autore: Michael Ende 
Pagine: 436 p. 
Prezzo: € 10 (versione cartacea brossura) 
Editore: TEA 
Genere: narrativa fantastica 
Scheda su Anobii: qui

Trama: Bastiano è un giovane goffo, e non è quello che si dice comunemente un "ragazzo sveglio", ma la lettura (e il termine è improprio, perché egli passerà alternativamente dal ruolo di lettore a quello di personaggio e di protagonista) di questo libro lo farà cambiare e farà cambiare la Storia stessa. Gli farà capire che il "fa' ciò che vuoi" che sta scritto sull'amuleto ricevuto in dono non significa "fa' quel che ti pare", ma esorta a seguire la volontà più profonda per trovare se stessi. Che è la strada più ardua del mondo. Il libro e Bastiano la percorreranno insieme, e il ragazzo attraverserà tutti i suoi desideri e passerà dalla goffaggine alla bellezza, alla forza, alla sapienza, al potere, fino a quando dovrà fermarsi... Moderno romanzo di formazione, storia di un'anima, folgorante scoperta dell'amore, indimenticabile avventura, ma anche lungo viaggio nell'immaginario e itinerario nell'arte e nella mitologia, La storia infinita è uno dei grandi libri per tutti del nostro tempo che ha conquistato, avvinto e incantato generazioni di lettori.

Dopo la morte della madre, Bastiano Baldassarre Bucci non riesce più a comunicare col padre e si rifugia nei libri e nelle storie fantastiche. Un giorno capita nella libreria dell'antiquario Carlo Corrado Coriandoli e gli ruba un volume intitolato La storia infinita. Rifugiatosi nella soffitta della scuola, inizia a leggere e, pagina dopo pagina, viene sempre più coinvolto nelle avventure del protagonista Atreiu fino a scoprire che il libro parla anche di lui, di essere cioè egli stesso un personaggio della storia infinita. Dopo aver conosciuto moltissimi personaggi, alcuni amici, altri nemici, dopo aver salvato dal Nulla il Regno di Fantàsia e guarito l'Infanta Imperatrice dandole un nuovo nome, Bastiano rimane imprigionato nel mondo del libro e va alla ricerca della propria "vera volontà". Ma, continuando a esprimere desideri, dimentica poco alla volta sé stesso, il suo passato, il suo scopo.

Note sull'autore: Michael Ende, figlio del pittore surrealista Edgar, è nato in Germania nel 1929 ed è morto nel 1995. Ha lavorato nel mondo dello spettacolo e curato regie per il teatro di Monaco. Il suo primo romanzo, Momo (pubblicato in Italia da Longanesi), e La Storia Infinita sono diventati dei bestseller internazionali e da entrambi sono stati tratti dei film. In italiano Longanesi ha inoltre pubblicato Lo specchio nello specchio, La prigione della libertà e La favola dei saltimbanchi, e Salani Le avventure di Jim Bottone, La notte dei desideri, La scuola di magia e La terribile banda dei "Tredici" Pirati.


La mia opinione: Non potevo non mettere come il mio libro preferito questo capolavoro, l'ho amato dalla prima riga pur avendolo letto non da piccolissima. Sinceramente ho visto prima il film che ne è stato tratto e poi molto più in là negli anni ne ho letto il romanzo. E ho amato tutta quella parte di romanzo che nel film non compare completamente. Fino a quasi piangere per le sorti del protagonista che a poco a poco dimentica chi è e il suo passato. Per questo quando ho creato questo blog la prima citazione che ho voluto mettere è stata proprio una tratta da questo romanzo e che ora riporterò anche in questo post:
 
Chi non ha mai versato, apertamente o in segreto, amare lacrime perché una storia meravigliosa era finita ed era venuto il momento di dire addio a tanti personaggi con i quali si erano vissute tante straordinarie avventure, a creature che si era imparato ad amare e ammirare, per le quali si era temuto e sperato e senza le quali d'improvviso la vita pareva così vuota e priva di interesse?

E' proprio vero chi non ha mai versato lacrime perchè una storia meravigliosa era finita? ed è questo che dovrebbe lasciare un romanzo. Purtroppo ultimamente troppo spesso trovo che i romanzi pubblicati non lascino proprio nulla al lettore una volta conclusa la lettura. Certo scorrono veloci e ti fanno svagare quei due/tre giorni che li leggi, ma poi di concreto non rimane granchè. Senza contare che molti di questi hanno delle trame proprio campate in aria. Vorrei un urban fantasy o parnormal che lasciasse veramente il segno, ma forse la mia è più un'utopia, che sia per adulti o per ragazzi non conta, visto che come vediamo Ende ha scritto un capolavoro pur scrivendo narrativa per ragazzi.

...ma questa è un'altra storia e si dovrà raccontare un'altra volta.

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