martedì 12 febbraio 2013

RECENSIONE: La meccanica del cuore

Titolo: La meccanica del cuore
Autore: Malzieu Mathias
Pagine: 160 p.
Prezzo: € 15 cartaceo, € 10,99 ebook
Editore: Feltrinelli (Collana I narratori)
Genere: narrativa fantastica, favola a tinte gotiche
Scheda su Anobii: qui

"Uno, non toccare le lancette. Due, domina la rabbia. Tre, non innamorarti, mai e poi mai. Altrimenti, nell’orologio del tuo cuore, la grande lancetta delle ore ti trafiggerà per sempre la pelle, le tue ossa si frantumeranno, e la meccanica del cuore andrà di nuovo in pezzi."

“Sappi che è una sofferenza ridicola rispetto a quella che ti può provocare l’amore. Un giorno o l’altro, tutto il piacere e la gioia che l’amore può suscitare si pagano con la sofferenza. E più si ama intensamente e più il dolore sarà moltiplicato. Sperimenterai l’assenza, poi i tormenti della gelosia, dell’incomprensione, infine la sensazione del rifiuto e dell’ingiustizia. Avrai freddo fino nelle ossa e il sangue formerà dei ghiaccioli che sentirai passare sotto la pelle. La meccanica del tuo cuore esploderà. Ti ho trapiantato io questo orologio, conosco perfettamente i limiti del suo funzionamento. Può darsi che resista all’intensità del piacere, e sarebbe già molto. Ma non è abbastanza robusto da sopportare le pene d’amore.”
 

Trama: Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai. L'impavido eroe, ormai innamorato, è disposto a tutto per lei. Non lo spaventa la fuga né la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada alla ricerca dell'incantevole creatura, in compagnia dell'estroso illusionista Georges Méliès. E finalmente, due figure delicate, fuori degli schemi, si incontrano di nuovo e si amano. L'amore è dolce scoperta, ma anche tormento e dolore, e Jack lo sperimenterà ben presto. Intriso di atmosfere che ricordano il miglior cinema di Tim Burton, ritmato da avventure di sapore cavalleresco, una favola e un romanzo di formazione, in cui l'autore, con scrittura lieve ed evocativa, punteggiata di ironia, traccia un'indimenticabile metafora sul sentimento amoroso, ineluttabile nella sua misteriosa complessità.

Note sull'autore: Mathias Malzieu, nato a Montpellier nel 1974, è cantante e scrittore, leader dei Dionysos, uno dei migliori gruppi rock francesi. Vive a Parigi. La meccanica del cuore, il suo terzo romanzo, ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico in tutto il mondo. Nel 2012 sarà portato sul grande schermo, in versione 3D, da Luc Besson. In contemporanea all’uscita francese del romanzo ha pubblicato l’album La mécanique du cœur, un fantastico adattamento sonoro e musicale del libro.



La mia recensione:

La meccanica del cuore mi è piaciuto tantissimo, quindi questa sarà una recensione positiva. Se da questo romanzo ci si aspetta qualcosa di tradizionale sarebbe meglio cercare qualcos'altro, perchè potremmo restarne delusi (come è successo a diversi lettori di cui ho letto le recensioni). Ma se lo si prende con la leggerezza, che contradistingue anche la scrittura, allora non potrà che sorprenderci e farci commuovere. Il romanzo stesso non è strutturato per essere un "vero romanzo" visto il numero esiguo di pagine (io l'ho letto in due giorni, come al solito per scarso tempo a disposizione, altrimenti l'avrei potuto finire in una serata). Il genere è particolare, molto poetico, una sorta di favola a tinte gotiche (anche se di gotico ci ho visto poco e ne sono contenta, non essendone particolarmente appassionata).

La storia è volutamente assurda e paradossale. L'autore non si impegna certo a farci credere che la vicenda possa essere reale, non tenta minimamente di rendere realistico ciò di cui sta scrivendo e il bello sta proprio qui secondo me. La magia e l'atmosfera di questa "non realtà" che riesce a creare mi è piaciuta tantissimo. Una "non realtà" che alla fine sembra continuare ad avere solo il protagonista, la sua strampalata famiglia e il cuore/orologio. Mentre la sua bella amata andalusa è fortemente vincolata alla concretezza e alla realtà (proprio per questo non ci può essere un lieto fine). Alcuni lettori si sono lamentati dell'assenza, appunto, di un lieto fine, per me invece è stata un'ottima scelta.  
L'autore voleva descrivere l'amore con le sue sofferenze e fare finire tutto nel migliore dei modi non mi sarebbe sembrata la scelta giusta.

Il testo inizia descrivendo "Il giorno più freddo del mondo". Ad Edimburgo il 16 aprile del 1874 nasce il nostro protagonista, il nostro "eroe", little Jack grazie all'aiuto di una levatrice Madeleine, che è anche un po' dottoressa. Le sue cure però non sono di quelle ortodosse, lei applica ai suoi pazienti delle protesi metalliche. Al piccolo Jack, nato con il cuore ghiacciato, pensa quindi di applicare al posto del cuore un orologio a cucù. Il testo è scritto in prima persona con voce narrante il protagonista che descrive la sua vita, con una particolarità la narrazione inizia da quando il piccolo sta nella pancia della madre e questa è diretta alla casa della levatrice per partorire (già da questo si capisce lo stile dell'autore, che non vuole rendere la narrazione reale, espediente chiaramente che rende il tutto assurdo, visto che razionalmente Jack non potrebbe avere memoria e raccontare nei particolari di questi momenti e neanche di quelli successivi alla propria nascita e visto che non viene logicamente spiegato come faccia a sapere di certe cose).

Jack quindi descrive la propria nascita e l'applicazione dell'orologio a cucù. Passa la sua infanzia a casa della levatrice (visto che la madre lo ha abbandonato e nessuno lo vuole adottare a causa della sua disabilità, del suo essere diverso con un cuore/orologio). Ho amato i vari personaggi che si susseguono nella narrazione, da Madeleine che gli fa da madre con le sue paure e debolezze nel non voler lasciare andare e quindi staccarsi dal piccolo, ad Arthur con la protesi sulla schiena che usa per suonare (“Puoi negare la tua natura quanto vuoi, tanto quella ti riacciuffa al volo! una frase detta da lui) un alcolizato che è stato licenziato dalla polizia perchè era più intento a cantare che a fare il poliziotto, poi vi sono le due prostitute, Anna e Luna, dall'animo gentile (che fanno da zie per Jack), insomma un mondo sgangherato.

Ma il piccolo Jack, come tutti i bambini, sogna la libertà e di staccarsi dal suo ambiente dove è cresciuto per esplorare il mondo. Cosi viene un giorno portato da Madeleine in città e qua vede per la prima volta la ragazzina di cui si innamorerà, una cantante ballerina di flamenco andalusa, che gli farà perdere la testa (malgrado lui abbia solamente 10 anni). Madeleine, per non perdere il piccolo, fa di tutto per non assecondare i sentimenti amorosi del giovane e lo informa che:

Il tuo cuore è solo una protesi, è più fragile di un cuore qualsiasi e sarà sempre così. I meccanismi dell’orologio non riescono a filtrare bene le emozioni come farebbero i tessuti. Devi essere davvero molto prudente. Ciò che è accaduto in città quando hai visto la piccola cantante conferma i miei timori: l’amore è troppo pericoloso per te.

Ma a Jack poco importa di rischiare, di fare qualcosa di pericoloso, si sa che quando si è più giovani la voglia di provare, di sperimentare supera quella di scottarsi le mani. E cosi dopo aver frequentato la scuola in cerca della ragazza (senza risultati) e aver avuto vari scontri con il suo rivale Joe, parte per Granada (città spagnola capoluogo della provincia dell'Andalusia). A parte il viaggio, anche questo molto sgangherato dove sul treno a Londra avrà a che fare addirittura con Jack lo squartatore (Finirò forse anch'io per amare le morte? una paura del nostro protagonista) fa amicizia con Georges Méliès, che gli dà importanti consigli amorosi. Insieme vanno a vivere dove lavora la piccola cantante (ora quindicenne), in un ex circo trasformato in parco dei divertimenti chiamato Extraordinarium. Qui Jack per mantenersi lavorerà nel treno fantasma cercando di far spaventare il pubblico e riuscirà finalmente a viversi la sua storia d'amore. Ma si sa l'amore è fatto anche di gelosia, di rivalità, di incomprensioni e queste piano piano nasceranno e si svilupperanno. Non vi svelo altro per non rovinarvi il finale. Comunque l'ho già detto che mi è piaciuto tantissimo? :)

Lo consiglio a tutti quelli che vogliono sognare, ma anche riflettere sulla vita, le disabilità, sulle difficoltà di diventare adulti, di abbandonare i sogni di bambini, di crescere.

Se qualcuno lo avesse letto fatemi sapere la vostra opinione. Alla prossima Angela.

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