sabato 24 marzo 2012

Recensione: La Trilogia Steampunk Vittoria

Titolo: La Trilogia Steampunk Vol. I Vittoria
Autore: Paul Di Filippo
Pagine: 318 (tutte e tre i racconti)
Prezzo: € 2,99 in ebook (per singolo racconto) oppure € 14,90 versione cartacea (con tutte e tre i racconti)
Editore: Delos Books (Odissea Fantascienza)
Genere: Steampunk, Storia alternativa
Scheda su Anobii: qui

Trama: Uno dei libri cardine del più affascinante tra i generi letterari. "La trilogia Steampunk di Paul Di Filippo è l'equivalente letterario dei collage di Max Ernst: sinistri, inquietanti, spassosi." William Gibson. Tra i tanti sottogeneri del fantastico, della fantascienza e del fantasy, lo Steampunk è uno dei più affascinanti, con i suoi scenari vittoriani, con le sue straordinarie tecnologie senza elettronica ed elettricità ma basate su ingranaggi e motori a vapore. Tra i pionieri del genere, che annoverano nomi come Tim Powers, William Gibson, Bruce Sterling e Alan Moore con la sua Lega degli Uomini Straordinari, un posto particolare spetta a Paul Di Filippo, primo a usare il termine Steampunk in un titolo proprio con il presente libro. La Trilogia raccoglie tre romanzi brevi ambientati nel diciannovesimo secolo, in una girandola di avventure narrate con l'arguzia e il consueto filo di ironia che caratterizza Paul Di Filippo. Nel primo volume: VITTORIA, la storia alternativa della più famosa regina d'Inghilterra. Cos'è accaduto alla regina d'Inghilterra? È realmente lei la creatura dagli strani appetiti che da qualche tempo siede sul trono dell'Impero Britannico?

Note sull'autore: Paul Di Filippo (Rhode Island, 29 ottobre 1954) è un autore di fantascienza statunitense, conosciuto soprattutto per la sua ecletticità nel genere, che spazia dallo steampunk al cyberpunk. È inoltre un critico per quasi tutte le più grandi riviste del campo, come Asimov's Science Fiction, The Magazine of Fantasy and Science Fiction, Science Fiction Eye, The New York Review of Science Fiction, Interzone, e Nova Express.


La mia opinione: Intanto avverto che più di un romanzo breve si tratta di un racconto lungo, si finisce in poche ore visto il numero esiguo di pagine che lo compongono. Ma per la qualità dell'opera e il prezzo mi sembra un'ottima opportunità di lettura, soprattutto per una accanita sostenitrice del suo lettore di ebook come me. La Trilogia Steampunk quindi comprende tre racconti lunghi: Vittoria, OttentottiWalt ed Emily acquistabili singolarmente come ebook oppure in un unico volume in versione cartacea. Per ora ho letto il primo racconto Vittoria, che mi appresto qui a recensire. Premetto che non avevo mai letto nient'altro del genere Steampunk, ma mi affascinava, per cui ho iniziato bene, visto che è stato proprio Paul Di Filippo a coniare questo termine nel 1995 con la pubblicazione di questa trilogia. Nel primo racconto il protagonista è una sorta di creatore, scienziato, scopritore, di nome Cosmo Cowperthwait, il quale anni prima ha perso i propri genitori proprio a causa di una sua creazione, un treno a uranio che esplodendo li uccide insieme ad altre persone. Da quel momento si ritira a vita privata insieme al suo maggiordomo Nails McGroaty, un americano con una vita molto spericolata, personaggio alquanto strambo e divertente, dal linguaggio rozzo (tra l'altro si vanta di avere una cicatrice su di una chiappa hihi). Ma la vena creativa di Cosmo non si esaurisce e crea una creatura, un ibrido tra un tritone e una donna, un hellbender, che Cosmo decide di chiamare Vittoria, proprio come la futura Regina Vittoria. La donna tritone visto la sua voracità nei rapporti sentimentali (a quanto pare è instancabile e secondo i suoi amanti offre un'esperienza unica da provare hihi) viene portata dal suo creatore a lavorare presso una casa di lusso, per cui diventa una prostituta. Un giorno a casa sua si presenta niente popò di meno che il primo ministro di Inghilterra, Melbourne, che gli chiede di prestargli l'hellbender per metterla al posto della vera Vittoria, in quanto la futura regina è scomparsa e non si trova più. I personaggi che si susseguiranno faranno più volte sorridere il lettore (me compresa). Questi sono tutti particolari e un po' strambi, come l'antagonista dal naso d'argento o il suo servo indiano o la donna di cui si invaghisce Cosmo. Per ritrovare la vera regina Cosmo sarà trasportato in una bella e allegra avventura, in cui sembra trasparire il potere delle donne, ma anche la loro disgrazia che le porta ad essere succube a volte degli uomini. Un racconto molto carino, simpatiche le creazioni poco funzionali di Cosmo tra cui l'ombrello-arma che non funziona, il particolare marchingegno con cui scrive le lettere, il citofono auto-costruitosi con cui chiama il suo aiutante. Da leggere sicuramente, ora non mi resta che continuare la trilogia leggendo il secondo.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...